Cura dentale

Impianti dentali Roma, ecco i diversi tipi tra cui scegliere

L'impianto dentale è un dispositivo protesico fisso viene creato grazie ad una vite ossea in modo da poter montare la protesi dentaria

L’implantologia è un settore dentistico che permette di avere finalmente i denti fissi, così da potersi garantire un’ottima masticazione, ma anche una buona dose di autostima.

L’impianto dentale è un dispositivo protesico fisso che garantisce la copertura dello spazio lasciato libero da denti estratti oppure mancanti e viene creato grazie ad una vite ossea in modo da poter montare la protesi dentaria.

La vite rappresenterà la nuova radice del dente e garantirà una buona durata e stabilizzazione. La dentatura artificiale è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, chi decide di fare degli impianti dentali a Roma, così come in altre città d’Italia, deve bene informarsi prima di intraprendere questo percorso.

I dettagli sugli impianti dentali Roma e come si realizzano

Un impianto dentale, per essere fatto, richiede la necessità di fare l’anestesia locale e anche una sedazione abbastanza modesta, per questo tipo di intervento possono esserci rischi e complicanze che bisogna bene valutare.

Fare gli impianti dentali a Roma, così come anche in altri studi italiani, richiede molta competenza e professionalità. Il materiale degli impianti dovrà essere di qualità ottimale ed in particolare si parla di viti in titanio nella sua forma pura. Nell’ultimo periodo si sta utilizzando anche la zirconia, questo materiale può durare anche 15 anni, se gestito nel modo opportuno.

L’impianto poi, una volta ideato, viene costituito da una radice dentale artificiale che va inserito nella mandibola o nella mascella. Poi, vengono inseriti i denti uno per volta.

Molte persone confondono un impianto dentario di questo genere con un ponte dentale: in realtà, sono due cose molto diverse perché il ponte serve a coprire lo spazio lasciato libero da uno o più denti mancanti, però è un dispositivo molto meno complesso.

Le parti che compongono gli impianti dentali

Chi vuole fare impianti dentali Roma o in altre città italiane deve conoscere anche il modo in cui si va a strutturare questo dispositivo.

Esso è realizzato in tre parti:

  • la vite endossea
  • una parte che viene chiamato abutment
  • la protesi dentaria vera e propria, che è una corona artificiale.

La vite

La vite è un elemento importante. E’ fatto in maniera cilindrica e filettata: viene inserita nell’osso mandibolare o mascellare che poi si andrà ad integrare con le ossa.

Deve essere solido: la sua fattura rappresenta il cuore e il perno stesso dell’intero impianto dentale.

L’abutment

Poi vi è l’abutment che è l’elemento dell’impianto dentale che connette la vite con la protesi dentaria, in modo tale da creare uno stretto contatto con la mucosa della gengiva e quindi rendere il movimento anche della masticazione, il più naturale possibile.

La protesi dentaria

Nella fase finale si inserisce la protesi dentaria vera e propria, ovvero la corona artificiale che va a costituire il dente mancante o che è stato estratto. Questa corona copre la zona senza denti.

A seconda della quantità di osso mandibolare o mascellare disponibile, le dimensioni dell’impianto possono variare nel corso dell’inserimento.

La fase iniziale può essere quella un po’ più complessa. Ovvero, si presentano problemi nel momento in cui non vi è ancora la osteointegrazione, ovvero ci sono ancora delle difficoltà nel processo di unione tra l’impianto artificiale e l’osso.

Impianti dentali Roma, i vari tipi che possono essere installati

Chi decide di fare impianti dentali può optare per vari tipi di strutture da installare. Vi è infatti, un impianto dentale in cui l’abutment è tutt’uno con la vite e in altri casi invece, sono due parti separati.

In realtà, questi due tipi di impianti sono molto simili tra loro, ma si tende a prediligere quelle in cui le tue parti sono divise in modo tale che in caso di problemi ci può essere una più facile gestione e riparazione.

Quando si sceglie un professionista quindi, vista la complessità del lavoro, è bene puntare sempre sulla qualità.

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