A causa della situazione che stiamo affrontando e per contrastare la diffusione del coronavirus gli spostamenti devono essere ridotti al minimo e ciò ha causato a molte persone che ha portato l’o stato italiano all’isolamento forzato per contrastare la diffusione del coronavirus crescono anche le persone che che prestano meno attenzione alla salute.
Per fronteggiare l’inaccessibilità di molti studi medici il portale italiano idoctors.it, specializzato nella prenotazione di visite mediche online, in accordo con più di 130 medici tra quelli iscritti alla piattaforma, renderà disponibile fino a fine aprile 2020 un servizio di videoconsulti medici gratuiti, di più di 30 specialità, accessibili comodamente dal proprio pc o smartphone.
Questo significa che tutti coloro che hanno bisogno di un consulto medico per la propria salute possono, comodamente da casa, prenotare un consulto medico online gratuito con un dottore specializzato in una data disciplina.
Come accedere al video consulto medico
Accedervi è semplice, basta:
- collegarsi alla pagina https://www.idoctors.it/iorestoacasa,
- scegliere il professionista fra quelli disponibili,
- prenotare un videoconsulto
- attendere una mail con il link da cliccare per parlare direttamente con lo specialista scelto all’orario concordato.
Per collegarsi basta una connessione stabile (meglio la wifi di casa) e uno smartphone o un pc con telecamera e microfono. Nessun software o app per smartphone da scaricare.
Il videoconsulto può essere utile per una seconda opinione dopo una visita specialistica, per l’esame di un referto, o anche solo per avere più informazioni su una possibile patologia e l’individuazione di un percorso terapeutico, costituendo in molti casi, mai come ora, l’unica alternativa possibile ad una visita tradizionale. Durante il videoconsulto è possibile condividere referti o altri documenti in formato digitale (può bastare anche una fotografia se sufficientemente chiara).
I consulti offerti da iDoctors è a disposizione fino a quando ci sarà disponibilità di medici, ma nel momento in cui scriviamo l’articolo ce ne sono ancora in abbondanza.
