Molte donne intorno ai 40 anni iniziano a chiedersi come riconoscere i sintomi premenopausa in modo da poter essere pronte a gestirli una volta che questi si presenteranno.
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Cos’è la premenopausa
Con il termine premenopausa molte donne spesso identificano il periodo prima della menopausa ossia quel periodo in cui si manifestano i primi disordini del ciclo.
In realtà con premenopausa si definisce il periodo in cui la donna è ancora fertile, in generale verso i 40 anni (anche se in rari casi può succedere anche prima ), e nel quale le ovaie iniziano gradualmente a produrre meno estrogeni e vi è una carenza di ormoni femminili.
Questo è un periodo di transizione che, come si può intuire dal nome, anticipa la menopausa vera e propria (questa insorge tra i 45 e i 53 anni).
Sintomi della premenopausa
Quando si parla di premenopausa non si può non accennare alle due fasi che la caratterizzano e che sono: la fase iniziale che comincia con la riduzione della fase follicolare e la fase avanzata in cui la fase follicolare si allunga, quindi si comporta nel modo opposto, ed è quella che precede di poco la menopausa vera e propria.
Come si è detto, la funzione riproduttiva femminile diminuisce ed è possibile accorgersene dalle emorragie che sembrano quelle del ciclo mestruale; in realtà esse sono dovute alla mancanza di estrogeni nell’endometrio, cioè il tessuto che riveste l’utero.
Questo è un periodo che può durare da pochi mesi fino a 10 anni e che è accompagnato da numerosi e diversi sintomi, tutti presenti poi anche in quella che sarà la vera menopausa.
In questa fase, che avviene intorno ai 40-45 anni, devono essere considerati dei campanelli d’allarme a cui ogni donna deve fare attenzione; i primi sintomi premenopausa ai quali fare molta attenzione sono:
- ciclo mestruale irregolare (gli intervalli durano meno deicanonici 28 giorni)
- mestruazioni più abbondanti del solito con minore durata
- peggioramento della sindrome premestruale
- calo del desiderio sessuale
- secchezza vaginale
- piccole perdite involontarie di urina quando si tossisce o si starnutisce
- maggior frequenza del bisogno di urinare e con urgenza
- vampate di calore
- disturbi del sonno
- cali dell’attenzione
- sbalzi di umore irregolari
Durante l’irregolarità mestruale, i cicli sono prima brevi e ravvicinati, poi i tempi tra un ciclo e l’altro si allungano fino ad arrivare all’amenorrea, cioè alla cessazione definitiva delle mestruazioni.
È importante sapere che non tutti i sintomi devono necessariamente presentarsi, anzi alcuni possono anche non comparire mai, tutto dipende dal corredo geneticodi ogni donna.
I sintomi della premenopausa si verificano non solo a livello ormonale e fisico, ma possono esserci anche effetti a livello psicologico ed emotivo, che possono manifestarsi con ipersensibilità, sbalzi d’umore, irritabilità e instabilità.
I sintomi elencati possono dipendere anche da altre cause patologiche, nel caso in cui si manifestano è importante parlarne con il medico.
Quando insoge la premenopausa
L’insorgere della premenopausa può dipendere da vari fattori che dipendono dall’organismo di ogni singola donna, precisamente si tratta di:
- Fattori genetici cioè l’età in cui anche madre e nonna sono entrate in menopausa
- Obesità che può provocare un’alterazione ormonale
- Interventi chirurgici a utero o ovaie
- Fumo perché peggiora l’invecchiamento cellulare
Quanto dura la premenopausa
La premenopausa è un periodo che è destinato a concludersi e ad assestarsi, ma che all’inizio non è semplice da gestire per nessuna donna.
Questo stato della vita femminile può durare da pochi mesi ad una decina di anni, si può dire che la menopausa inizia quando sono passati 12 mesi consecutivi senza mestruazioni.
Il medico può prescrivere un prelievo del sangue in modo da diagnosticare la menopausa in maniera precisa e per valutare il dosaggio ormonale, confrontando questi valori nel tempo.